Treccia allo yogurt.

La cosa che mi piace dei lievitati è accudirli, tenerli al caldo, controllarli e vederli crescere.

La cosa che non mi piace, invece, è “l’ansia da lievitazione”.

E se dopo tutto queste tempo non mi cresci? Dai, a mamma fai il bravo!

Questa volta però, mentre ascoltavo Paolo Nutini-Scream, la mia treccia cresceva…cresceva…cresceva fino a diventare così:

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Brava ‘a mammà!

Ecco cosa ho utilizzato:

  • 450 gr. di farina biologica di tipo “0” (Io ho usato Mulino Marino)
  • 70 gr. di zucchero
  • 2 uova
  • Buccia grattugiata di un limone
  • 60 gr. di burro
  • Un vasetto di yogurt magro da 125 gr
  • 100 gr. di latte
  • 12 gr. di lievito di birra
  • Un pizzico di sale

Iniziate unendo la farina allo zucchero, fate il classico buco al centro e inserite il lievito sciolto nel latte tiepido. Iniziate ad impastare, unendo poi lo yogurt a temperatura ambiente. Unite poi le uova, una alla volta, assicurandovi di averne incorporato bene una prima di mettervi l’altra. Aggiungete poi il burro morbido in tre volte, e infine la buccia grattugiata del limone (o arancia se preferite, oppure se volete utilizzare i semi di una bacca di vaniglia li unite al latte) e il sale. Continuate ad impastare per bene. Formate poi una palla e mettetela a lievitare in una ciotola coperta fino al raddoppio del volume. Una volta lievitata stendetela su di una spianatoia infarinata, allargatela con le mani, creando un rettangolo,e dividetela in tre parti uguali con le quali andrete a formare la vostra treccia. Ponetela in uno stampo da plumcake, imburrato e infarinato, e lasciatela crescere ancora per un’altra oretta. In seguito spennellate la superficie con un tuorlo d’uovo unito a due cucchiai di latte (o panna) e cospargetela di zuccherini. Infornate a 170° in forno statico per circa 30 min. Lasciatela raffreddare prima nello stampo e poi dopo su di una gratella.

Il procedimento è abbastanza lungo ma non eccessivamente complicato. (Se ci son riuscita io!)

L.

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